Jorge Ángel, infermiere, sul mangiarsi le unghie: "Si può finire ricoverati in ospedale. Non è uno scherzo. Ci sono stati diversi casi".
%3Aformat(png)%3Aquality(99)%3Awatermark(f.elconfidencial.com%2Ffile%2Fa73%2Ff85%2Fd17%2Fa73f85d17f0b2300eddff0d114d4ab10.png%2C0%2C275%2C1)%2Ff.elconfidencial.com%2Foriginal%2F35a%2F5b6%2F97c%2F35a5b697cee056935884ac78162e8974.png&w=1280&q=100)
Mangiarsi le unghie può sembrare un gesto innocuo, quasi un'abitudine nervosa che molti praticano senza pensarci. Tuttavia, questa abitudine può avere conseguenze molto più gravi di quanto la maggior parte delle persone immagini. Questo è l'avvertimento di Jorge Ángel, un infermiere diventato virale per aver condiviso consigli medici con i suoi follower. "Si può finire in ospedale per essersi mangiati le unghie. Non è uno scherzo. Ci sono stati diversi casi, anche gravi", spiega in un video che ha totalizzato migliaia di visualizzazioni.
L'operatore sanitario spiega che mangiarsi le unghie o manipolare le piccole aree di pelle che si formano attorno ad esse, le cosiddette cuticole o "pellicine" , crea "micro-ferite attraverso le quali i batteri possono entrare". Sebbene queste ferite siano così piccole da essere appena visibili, rappresentano un perfetto punto di ingresso per i patogeni.
@enfermerojorgeangel Mangiarsi le unghie #salute #unghie #urgenza #losapevo #Ricordi ♬ suono originale - Infermiere Jorge Ángel
Tra questi, cita lo stafilococco, un batterio molto comune che, se riesce a penetrare nell'organismo, può causare infezioni locali e persino generalizzate. "Lo stafilococco può diffondersi in tutto il corpo e causare necrosi tissutale", spiega l'infermiere. Questa condizione, sebbene rara, può essere grave e richiedere il ricovero ospedaliero.
Secondo diversi specialisti, il rischio aumenta quando il sistema immunitario è basso o quando la persona subisce ripetute piccole ferite alle dita, un fenomeno comune tra chi si mangia spesso le unghie. Le infezioni possono iniziare con un lieve arrossamento o un leggero gonfiore, ma nei casi più gravi portano ad ascessi, febbre e complicazioni sistemiche.
:format(jpg)/f.elconfidencial.com%2Foriginal%2F19a%2F0c6%2F1a1%2F19a0c61a1a5c1c4850bafab7a82f6748.jpg)
Oltre al danno fisico, mangiarsi le unghie è considerato un disturbo del controllo degli impulsi, noto come onicofagia. È spesso correlato a stress, ansia o nervosismo e colpisce sia adulti che bambini. "Alla fine, è tutta una questione mentale", ricorda Jorge Ángel, che sottolinea l'importanza di riconoscere le radici psicologiche dell'abitudine per poterla abbandonare.
Gli esperti raccomandano di affrontare il problema da due fronti: fisico ed emotivo. Da un lato, mantenere le unghie corte, pulite e curate può aiutare a ridurre la tentazione. Dall'altro, trovare strategie per gestire l'ansia o ricorrere alla terapia comportamentale può essere la chiave per sradicarla completamente.
:format(jpg)/f.elconfidencial.com%2Foriginal%2F1e8%2Ffb9%2F21f%2F1e8fb921f831d23c3ea524694486b582.jpg)
Nel suo video, l'infermiere menziona uno strumento semplice e ben noto: spray o smalti per unghie dal sapore amaro, che vengono applicati sulle unghie per scoraggiare la voglia di mangiarsele. "Hanno un sapore piuttosto sgradevole, ma possono aiutare", commenta. Questi tipi di prodotti, disponibili in farmacia, agiscono come un promemoria immediato per chi ricorre inconsciamente al gesto di mettersi le dita in bocca.
A questo si aggiungono altre misure come indossare guanti sottili, tenere le mani occupate o dedicarsi ad attività che canalizzano la tensione, come scrivere, disegnare o maneggiare una pallina antistress. La chiave, secondo gli specialisti, è la costanza: interrompere un'abitudine radicata richiede tempo, pazienza e, soprattutto, consapevolezza dei rischi.
El Confidencial